domenica 23 maggio 2010

La figura dell'istruttore e gli obiettivi in acqua



La figura dell'istruttore, in un primo momento è quella del suggeritore che insegna al genitore le prese e l'utilizzo del materiale didattico, guida ed insegna giochi e canzoncine, stimola, consiglia, frena gli entusiasmi e tranquillizza.
Solo in un secondo momento, che in genere si concretizza intorno ai 24 mesi, l'insegnante si potrà sostituire completamente al genitore come figura di riferimento in acqua.
Raggiungere questo obiettivo è indispensabile per lo sviluppo dell'autonomia e della sicurezza del bambino, ma è comunque necessario che si sia instaurato un rapporto di fiducia con l'istruttore e che il bambino sia pronto per socializzare con i suoi compagni.

Per ciascuna fascia d'età gli obiettivi generali sono indirizzati verso lo sviluppo globale del bambino:
  • rafforzare il legame genitore-bambino per un miglioramento del controllo emotivo, per favorire la sicurezza, la fiducia di sé, l'autostima, l'autonomia con conseguente gestione dell'ansia da distacco;
  • miglioramento delle capacità di interazione con l'ambiente, accelerazione dei processi di socializzazione, rispetto delle prime regole comportamentali.

Gli obiettivi specifici sono indirizzati verso:
  • il miglioramento delle condizioni fisiche del bambino, rafforzando il sistema cardiocircolatorio, respiratorio, l'apparato scheletrico e muscolare;
  • il miglioramento delle capacità di coordinazione motoria, di apprendimento, di comprensione, di linguaggio e di concentrazione;
  • trasmettere la gioia, il divertimento, l'amore per l'ambiente acquatico. Emozioni che si possono trasmettere solo se si provano. Se un genitore prova sentimenti diversi da questi è bene all'inizio il bambino entri in acqua con l'altro genitore o con uno zio, con la nonna, con qualcuno che sia per lui una figura di riferimento fino a quando non sarà in grado di stare senza accompagnatore;


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