mercoledì 12 maggio 2010

Lo sviluppo motorio 0 - 6

0-1 mese
Dai primi giorni di vita il bambino esercita
riflessi di base: fonazione, suzione,
afferramento, riflessi pupillari e palpebrali.
L’esercizio dei riflessi porta al progressivo
perfezionamento dei meccanismi percettivi e
motori di base e allo sviluppo delle strutture
anatomiche sottostanti.
2-3 mesi controllo del capo;
3-4 mesi primi schemi motori (es.portare
oggetti alla bocca);
4-6 mesi inizio controllo del tronco (es. sta
seduto da solo), prima motricità delle dita;
6-8 mesi controllo completo del tronco (siede
senza appoggio per breve tempo). Controllo
dell’apprensione, afferra due oggetti (uno per
mano) e inizia a utilizzare il pollice nella
prensione;
8-10 mesi: gattona. Conquista la posizione
eretta, primi movimenti di camminata. Afferra
un oggetto con la prensione a pinza;
10-12 sta in piedi da solo, cammina con un
sostegno;
12-18 deambulazione autonoma. Movimenti
più complessi (es. salire le scale da solo a
carponi o se aiutato);
18-24 mesi maggiore coordinazione (corsa);
24-36 mesi possiede alcuni schemi (lancia una
palla, sale su una sedia ecc.)

Le capacita percettivi del neonato
Il neonato mette a fuoco oggetti posti tra 10 a
75 cm dagli occhi;
utilizza il riflesso pupillare per regolare la
quantità di luce da far entrare nell’occhio;
inizia nei primi mesi a discriminare le forme e a
percepire la distanza degli oggetti.
Gli aspetti percettivi sono comunque
determinati dalla stimolazione ambientale.

Le rappresentazioni interne
L’esperienza del movimento favorisce la
formazione di mappe spaziali mentali.
Grazie all’esplorazione attiva dell’ambiente e al
movimento il bambino muta i suoi punti di vista
(uditivi, visivi, tattili) e vive la trasformazione
della realtà.

Sviluppo della coordinazione
1-4 mesi
Attraverso l’esercizio dei riflessi
(afferramento, suzione, fissazione) si iniziano a
strutturare schemi motori semplici centrati sul
proprio corpo. Es. coordinazione tra prensione e
suzione.
8-12 mesi
Il bambino scopre nuovi schemi di
coordinazione centrati sull’effetto dell’azione
(scuote un oggetto per fare rumore). Si
distingue uno scopo dal mezzo impiegato per
raggiungerlo.
12-18 mesi: variazione degli schemi per prove
ed errori. Il bambino sperimenta l’effetto
dell’azione modificando le situazioni (es. far
cadere l’oggetto da posizioni diverse).
18-24 mesi
grazie all’attività rappresentativa il
bambino immagina azioni prima di effettuarle.
Soluzione di problemi pratici.
3 anni
Ha imparato a camminare, correre, salire e
scendere le scale; sa saltare da un gradino
con entrambi i piedi contemporaneamente,
sa rotolare, strisciare, scivolare, ecc.
La differenziazione e l’affinamento di queste
attività proseguiranno negli anni successivi
e si combineranno fra loro con altri schemi.
3 - 4 anni esempi di attività
Cammina senza incertezze e in maniera
automatica.
Corre ma non sempre in modo ciclico.
Afferra gli oggetti, li sa gettare, li esplora
e li sa mettere in contatto l’uno con l’altro.
Riesce a salire le scale alternando i piedi.
Salta da un gradino con entrambi i piedi
contemporaneamente.
Salta un ostacolo sul pavimento se è molto basso.
Sa rotolare, strisciare, scivolare, ecc.
Inizia a tener conto in modo adeguato della
distanza (purché non sia eccessiva) e della
posizione di un obiettivo nel lanciare una palla.
Inizia a camminare all’indietro.
Esegue semplici percorsi.





Fonte: Materiale didattico Docente Giuliana Pento Università degli Studi di Padova
Da corsi speciali abilitanti SCFORMAZIONE Barbara Arfè

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