domenica 16 maggio 2010

Il corpo al centro della personalità del bambino


Nel corpo si realizzano e prendono senso gli eventi e le situazioni della vita poiché il corpo non solo è alla base di ogni conoscenza ma anche il mezzo di relazione e comunicazione col mondo esterno. Infatti, fin dalla nascita è sede di investimenti pulsionali legati alla relazione con il mondo perché, prima ancora di utilizzare la parola, il bambino si fa capire attraverso il grido, il gorgheggio, il sorriso, il pianto, il rossore, la contrazione muscolare, la distensione e la chiusura, l'accettazione e il rifiuto, comportamenti questi che hanno una forte connotazione corporea.
Il bambino poi, dato che è un essere non ancora compiutamente formato, necessita di assistenza continua, di contatti, di calore e di protezione e ciò avviene attraverso un rapporto essenzialmente corporeo con l'altro.
I suoi stati di benessere, di malessere o di bisogno ricevono una precisa risposta da chi si prende cura di lui, non solo per mezzo delle parole o dal tono della voce ma soprattutto da atteggiamenti, gesti e azioni.
Questo tipo di comunicazione ha come tramite il sistema muscolare e ciò che principalmente viene avvertita è ogni variazione tonica e motoria legata in modo stretto a quella emozionale. Una persona, infatti, nel prendersi cura del bambino può comunicare, e ciò passa indiscutibilmente attraverso il tono muscolare, distensione o tensione, sicurezza o incertezza, serenità o preoccupazione ed è attraverso questo dialogo essenzialmente corporeo che si creano lo scambio e la comunicazione vera.
In particolare tale comunicazione, definita fusionale, è ritenuta essenziale per la sicurezza affettiva del bambino ed è proprio su tale base che si struttura l'affettività dell'individuo.
Molti studi sostengono che questa tappa condiziona in parte l'avvenire dell'essere e il dialogo corporeo rappresenta la fase primaria e fondamentale della comunicazione con il mondo e la base di ogni accordo autentico e futuro con l'altro. La qualità delle future relazioni con gli altri dipende proprio da come queste esperienze sono state vissute ed è da queste situazioni, essenzialmente corporee, che prende il via la dimensione dell'affettività, della relazione e della storia personale di ciascuno.
Si può sostenere che la storia personale di ciascuno è scritta nelle proprie tensioni toniche e che queste sono vissute dal bambino già nei suoi primi contatti con il mondo.

Fonte: Materiale didattico Docente Giuliana Pento Università degli Studi di Padova

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